PARROCCHIA S.NICOLA DI BARI
 
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La Storia
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Chiesa di San Nicola - 1309 (?) La notizia più antica della chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari, protettore del paese, in Ciorani, risale al 1309: deducibile dall’elenco delle decime dovute alla camera apostolica nelle “Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV”, (periodo angioino, durante il pontificato di Clemente V). Nel 1511 era già parrocchia e al suo interno presentava solo il fonte battesimale. Probabilmente il SS. Sacramento e gli Oli Santi erano custoditi nella Cappella di S. Sofia, annessa al palazzo baronale. Nel 1581 fu eretta al suo interno la confraternita del SS. Corpo di Cristo,omonima e coeva a quella esistente nella frazione di Spiano. La pia unione, oltre a diffondere il culto al SS. Sacramento, aveva pure una funzione sociale: i maritaggi, l’assistenza ai confratelli infermi, ai poveri, ecc Nel 1675 risultava che il curato di Ciorani, d. Bartolomeo di Benedetto, nel corso della S. Visita di Mons. Gregorio Carafa, custodisse con molta cura l’Eucarestia in un tabernacolo di legno indorato. La Chiesa aveva: l’altare maggiore, di S. Lucia, di S. M. del Carmine, di S. Sebastiano, di M. SS. del Rosario, ecc. Nel 1703 la chiesa minacciava rovina a causa dei precedenti terremoti e fu così che l’8 ottobre dello stesso anno ebbe luogo un “pubblico parlamento” per provvedere ai restauri urgenti della Chiesa parrocchiale. Il 16 giugno 1777, la Confraternita del SS Rosario eretta accanto alla chiesa parrocchiale e fondata “ab immemorabili”, ottenne il regio assenso e beneplacito del Sovrano Ferdinando IV, per le premure e sollecitazioni del parroco dell’epoca, don Andrea Gaudiello. Nel 1866 la chiesa è cadente; la parrocchia è trasferita nella chiesa della SS. Trinità dei Padri Redentoristi. Oggi sono in corso i lavori di restauro della chiesa di S. Nicola distrutta dal terremoto del 1980. Nel manoscritto compilato agli inizi del settecento da Matteo Pastore, notaio Apostolico, nella sua “Platea Generale della Chiesa salernitana", si osserva che il casale di Ciorani, baronia separata nel temporale e spirituale, era unita con la “Carta di S. Giorgio”. Del complesso si possono oggi notare un primo corpo a tre navate; un corpo laterale, una chiesetta con altare e un ambiente retrostante (probabile sede della confraternita); una scala interna conduce in un vano sottostante (chiesa originaria o cripta).